Un sogno che diventa realtà

La testimonianza di Franca e Carlo Garavaglia

“L’idea della Casa del Fiore girava nelle nostre teste da tanto tempo; forse già da quei fine settimana passati al lago con nostra figlia Bianca tra una terapia e l’altra.”

Con queste parole Franca inizia il suo racconto di come è nato uno dei progetti più significativi della Fondazione Bianca Garavaglia: la “Casa del Fiore“, una casa vacanze dedicata ai bambini e ai ragazzi in cura presso l’Istituto dei Tumori di Milano e alle loro famiglie.

Franca e Carlo, prima di essere i fondatori dell’allora Associazione Bianca Garavaglia, sono infatti i genitori di Bianca e l’esperienza delle famiglie, che la loro Fondazione supporta, l’hanno vissuta  sulla loro pelle, dentro le mura della loro casa e nelle stanze della Pediatria oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano.

Quando Bianca si è ammalata non esistevano cure specifiche per i tumori dei bambini. Si usavano i farmaci degli adulti, con dosaggi inferiori o altre accortezze per cercare di calibrare le terapie sull’età e le caratteristiche del piccolo paziente.
Per questo quando abbiamo fondato l’Associazione Bianca Garavaglia, il nostro impegno si è concentrato sulla ricerca, con l’obiettivo di dare ai bambini malati delle cure pensate appositamente per loro. Era la priorità!

Il sogno di donare un tempo e uno spazio di sollievo e svago, come era stato il residence sul lago per Bianca, le sue sorelle, Franca e Carlo, è stato custodito con cura per oltre 30 anni, ma mai dimenticato.

Ricordo una scena che mi è rimasta nel cuore e che si ripeteva ogni volta che, lasciato l’Istituto dei Tumori, arrivavamo al lago: tutti i bambini che erano lì correvano da Bianca, felici di vederla, lei che sorride, finalmente serena e noi genitori e sorelle che torniamo per un momento a sentirci leggeri.

Ecco, questo ricordo ha mantenuto vivo il sogno di una casa vacanza per i bambini come Bianca fino a oggi, fino a quando il sogno abbiamo iniziato a trasformarlo in realtà, con l’aiuto di tante persone.

Oggi i lavori della Casa del Fiore sono in pieno svolgimento ed è un cantiere anomalo per la felicità che si respira quando ci passi davanti.

Tutte le persone che ci lavorano, dagli operai ai restauratori che si stanno occupando di preservare gli affreschi originari dell’ex Asilo “Genietto” di Lesa, stanno mettendoci molto più delle loro competenze professionali.

 Nel cantiere si respira il coinvolgimento di tutti, in un progetto più importante di una semplice ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso.

In questo cantiere si respira il sogno di una famiglia, la visione di cura della Dottoressa Massimino, la professionalità della ditta appaltatrice e del Consiglio Comunale di Lesa, la generosità di chi ha scelto di destinare un lascito o una parte dei propri beni al progetto. Ma anche l’affetto di chi al Genietto ci ha passato l’infanzia  degli abitanti di Lesa, felici di sapere che l’edificio  tornerà a rinascere per regalare attimi di normalità e svago a tante famiglie in difficoltà.

Ogni volta che entriamo nel cantiere per vedere lo stato di avanzamento dei lavori è un momento speciale. Siamo felici!
I tetti sono stati già rifatti, la suddivisione interna è a buon punto, gli impianti sono in fase di rinnovamento e gli affreschi stanno tornando alla loro originaria bellezza.
La Casa del Fiore sarà presto la casa dove trovare un periodo di respiro tra una terapia e l’altra. Sarà per tante famiglie, quello che per noi e Bianca era il Residence sul lago: un luogo dove ritrovarsi insieme a vivere la normalità.

Sostieni il progetto la Casa del Fiore

Condividi con gli amici

Loading...