UN CORSO DI MAGIA PER I RAGAZZI DEL PROGETTO GIOVANI DELLāISTITUTO DEI TUMORI DI MILANO.
Gli adolescenti in cura hanno raccontato la loro esperienza in un video.
Il responsabile Andrea Ferrari: āUn modo per ritrovare la magia della vita durante le cure in ospedaleā
Milano, 7 giugno 2022 – āSolo poco tempo fa ho capito cosāĆØ la magia. Mi sono ritrovata a passare molto tempo in un luogo che pensavo fosse il mio più grande incubo. Quel luogo ĆØ diventato la mia ancora di salvezza. Per me la magia ĆØ un luogo nel quale mi trovo al sicuro, non giudicata per i miei limiti e difetti, dove posso esprimere me stessa, dove so di essere amata. Nella mia vita mi ĆØ capitato di sentirmi cosƬ solo al Progetto Giovaniā. Le parole di Marta, una delle pazienti adolescenti in cura allāIstituto dei Tumori di Milano, raccontano meglio di ogni altra spiegazione il senso di questo nuovo percorso del Progetto Giovani incentrato sulla Magia.
Prima di Natale, i ragazzi in cura hanno disegnato le loro “carte magiche” , prodotte poi in edizione speciale da Modiano, con i re che fanno la chemioterapia, le regine che indossano bandane colorate, i fanti infermieri e i jolly medici. Unāiniziativa che ha riscosso molto successo, tanto che le speciali carte, perfette come passatempo estivo sotto lāombrellone, sono state nuovamente rese disponibili per lāacquisto sullā
e-shop solidale dellāAssociazione Bianca Garavaglia, che dal 1987 supporta le attivitĆ della Pediatria Oncologica dell’INT, promuovendo lāassistenza e lāavanzamento della ricerca nel campo dei tumori dellāetĆ pediatrica. Poi, nei mesi successivi, 27 giovani pazienti di etĆ compresa tra 14 e 24 anni (14 in trattamento e 13 fuori terapia) hanno partecipato a un vero e proprio laboratorio di magia e prestidigitazione, gestito da maghi professionisti: il mago Tittix, per sei lezioni, e Raul Cremona, per lāultimo incontro.
āĆ stato un percorso coinvolgente. I ragazzi ā racconta il dottor Andrea Ferrari, ideatore e responsabile del Progetto Giovani della Pediatria dell’INT ā si sono divertiti ad ascoltare storie di magia e illusionismo, a imparare trucchi con le carte, con gli elastici, con palline vere e invisibili. Il tempo trascorso insieme ĆØ stato tempo di risate ā e giĆ questa ĆØ una magia: risate in un reparto di oncologia pediatrica ā ma, soprattutto, tempo di condivisione e racconto, tempo per ritrovare la magia nella vita, per provare di nuovo a coltivare lo stupore e la meraviglia, a cercare la leggerezza anche in un momento cosƬ delicato della loro vitaā.
I giovani pazienti hanno poi voluto raccontare questa esperienza con un videoclip ā intitolato āCome per Magiaā ā presentato il 7 giugno nellāaula Bonadonna dellāIstituto dei Tumori di Milano. Guidati da Alice Patriccioli, che collabora da anni al Progetto Giovani, e Matteo Silva, educatore del reparto, hanno inventato una storia – quella di un ragazzo che decide di partecipare al corso di magia per far colpo su una ragazza di cui ĆØ innamorato -, hanno preparato la sceneggiatura, hanno recitato, hanno realizzato le riprese e scelto quelle da montare.
Nato nel 2011, il Progetto Giovani – https://ilprogettogiovani.org ā, sostenuto dallāAssociazione Bianca Garavaglia, ĆØ parte integrante della Pediatria Oncologica dell’INT ed ĆØ dedicato ai pazienti adolescenti e giovani adulti con tumore, con la sfida di occuparsi non solo della malattia, ma della vita dei ragazzi, facendo entrare in ospedale la loro normalitĆ e la loro forza. āIl Progetto Giovani – dichiara Marco Votta, Presidente dellāINT- prosegue lāattitudine del nostro Istituto di essere eccellenza di cura, ma anche di attenzione al paziente come persona. Questi ragazzi raccontano la loro esperienza con coraggio e con il sorriso sulle labbra e sono per noi fonte di ispirazione e di esempioā. āIl Progetto Giovani – prosegue Carlo Nicora, Direttore Generale INT – propone unāorganizzazione multidisciplinare diversa dai soliti standard, un modello nuovo di cultura sanitaria. Lāospedale diventa, cosƬ, anche luogo dove si porta la bellezza e lāarte, dove si fa cultura, oltre che luogo dove si cura e ci si prende cura ā.
Accanto ai progetti creativi che forniscono ai ragazzi occasioni dāincontro e divertimento, e soprattutto offrono loro strumenti speciali per raccontare la loro storia, vi sono aspetti clinici estremamente importanti. āI pazienti adolescenti ā spiega Maura Massimino, Direttore della Struttura Complessa Pediatria Oncologica dellāINT ā hanno bisogno di centri e progetti dedicati capaci di offrire loro tutto il supporto globale indispensabile perchĆ© la loro vita non sia del tutto sospesa dall’irruzione della malattia nella quotidianitĆ , ma occorre anche affrontare con determinazione il problema della difficoltĆ di accesso ai centri e ai protocolli di curaā.
Ogni anno in Italia si ammalano di tumore 800 adolescenti tra i 15 e i 18 anni. Le probabilitĆ di cura globali sono buone, ma ĆØ indispensabile che i pazienti riescano a ricevere le cure giuste, nei tempi giusti e nei luoghi giusti. āA paritĆ di malattia ā conclude Andrea Ferrari – un adolescente ha meno probabilitĆ di guarire di un bambino. Gli adolescenti malati sono in una terra di mezzo tra due mondi, quello dellāoncologia pediatrica e quello dellāoncologia medica dellāadulto; e talvolta questo viene pagato con lāassenza di protocolli dedicatiā.