I was only sisxteen

I WAS ONLY SIXTEEN”: LA NUOVA CANZONE DEI RAGAZZI DEL PROGETTO GIOVANI DELL’ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI DI MILANO CANTATA CON TONY HADLEY

Milano, 25 maggio 2023 – È da oggi disponibile su tutte le piattaforme di streaming  – https://bfan.link/i-was-only-sixteen – “I was only sixteen”  la nuova canzone dei ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) che, dopo il grande successo “Palle di Natale”, tornano a stupire con un progetto musicale frutto della collaborazione con nomi di spicco del panorama musicale italiano e internazionale, tra cui Faso, bassista del gruppo Elio e le Storie Tese, e Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet e icona della musica pop a livello mondiale. Con questa nuova canzone, gli adolescenti in cura all’INT tornano a raccontare la loro storia di adolescenti che, da un giorno all’altro, hanno dovuto stravolgere la propria vita e affrontare un percorso difficile come quello della malattia.

Si tratta di una canzone struggente e poetica, scritta in inglese per portare i sogni di questi ragazzi ancora più lontano, a livello internazionale” – spiega Andrea Ferrari, ideatore e coordinatore del Progetto Giovani. “Le parole dei nostri ragazzi sono davvero un inno alla vita: ‘I was only sixteen’ è la canzone di tutti gli adolescenti con tumore nel mondo”.

Il testo della canzone deriva dal progetto “Tratto da una storia vera”, il podcast realizzato dai ragazzi del Progetto Giovani nel 2021, con il coordinamento di Gianfelice Facchetti e tuttora disponibile su Spotify. Una selezione di frasi scritte dai ragazzi è stata adattata da loro stessi e trasformata in una vera e propria ballata che racconta la storia di ogni ragazzo malato. Faso, Stefano Signoroni, Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri hanno composto e suonato la musica: “La melodia è scaturita spontaneamente dalle parole, hanno una forza incredibile che ti tocca l’anima” – racconta Faso “poi, con l’aiuto di Luca Mezzadra, il fonico dello studio degli EelST, e i contributi canori di Miriam Conte, abbiamo inciso la canzone. È stato un privilegio partecipare a questo progetto”. È nato un brano non facilissimo da cantare per i ragazzi, con le parti da solista per le quali sarebbe stato bello trovare un vero cantante che potesse interpretare nel modo migliore le loro parole… e come per molte altre storie un po’ magiche del Progetto Giovani, ecco la sorpresa: Tony Hadley – ex leader degli Spandau Ballet – ha prestato la sua incredibile voce, che si fonde insieme a quella dei ragazzi in coro. “Ho accettato immediatamente la proposta. Le parole di questi ragazzi – dichiara Tony Hadley – mi hanno colpito nel profondo. Questo progetto è davvero unico”.

Con i nostri pazienti adolescenti – dice ancora Andrea Ferrarivolevamo raccontare il loro viaggio, da quando si prepara la valigia, svuotandola dei vestiti per andare a ballare e riempiendola di speranza, coraggio, determinazione e tanti pigiami, a quando ci si trova seduti su una sedia davanti ai medici e non si riesce a pensare ad altro se non alla voglia di scappare. Senza dimenticare le notti in compagnia del ‘bip bip’ della pompa della chemioterapia. C’è molta malinconia e c’è molto ospedale nel testo dei ragazzi, ma poi c’è anche la scoperta di amici che danno un grandissimo aiuto e sanno indicare la strada giusta, come i compagni di corsia, gli amici trovati qui nel Progetto Giovani. Alla fine, ecco la voglia di andare in bici sotto la pioggia, cantare fino a non avere più voce e ballare fino all’alba”.

“I was only sixteen” è realizzata grazie al contributo dell’Associazione Bianca Garavaglia (www.abianca.org), che dal 1987 sostiene l’attività clinica e la ricerca del reparto. Tutto il ricavato dei download della canzone dalle piattaforme musicali digitali sarà devoluto in favore di ABG e del Progetto Giovani. È inoltre disponibile il video lyrics della canzone sul canale YouTube del Progetto Giovani https://youtu.be/5iUOOrQM6Tg.

Ogni anno in Italia si ammalano di tumore 900 adolescenti tra i 15 e i 19 anni1. Le probabilità di guarigione sono buone, globalmente superiori al 80%1, ma è indispensabile che i pazienti riescano a ricevere le cure giuste, nei tempi e nei luoghi corretti. “Il nostro principale obiettivo è riuscire a curare gli adolescenti, offrendo loro infrastrutture e servizi adeguati” – spiega Maura Massimino, Direttore della Struttura Complessa Pediatria Oncologica dell’INT. “Purtroppo questo non sempre accade. Dal punto di vista clinico, infatti, gli adolescenti sono in un certo senso in una terra di mezzo, con difficoltà di accesso alle cure di eccellenza e di arruolamento negli studi clinici”. “Raccontare le storie dei nostri ragazzi è anche fondamentale per portare all’attenzione gli aspetti più complessi della cura dei ragazzi con tumore” – conclude Andrea Ferrari. A parità di malattia un adolescente ha meno probabilità di guarire di un bambino. Per migliorare questa situazione occorrono progetti dedicati, come il nostro Progetto Giovani, ma anche progettualità nazionali e internazionali che definiscano approcci condivisi e istituzionali”.

Parte integrante della Struttura Complessa di Pediatria Oncologica dell’INT, il Progetto Giovani (https://ilprogettogiovani.org) è dedicato ai pazienti adolescenti malati di tumore, ha due obiettivi, uno clinico e uno indirizzato alla cura globale della vita dei ragazzi. La musica, insieme ad altre forme creative e artistiche (fotografia, moda, video, scrittura), ha un ruolo fondamentale nel percorso di cura dei ragazzi, offrendo loro occasioni di condivisione e di leggerezza, ma soprattutto strumenti innovativi per raccontare le loro storie e tirar fuori paure e speranze. Sono molti progetti che sono stati sviluppati in questi anni, tra questi le canzoni Palle di Natale e Sei tu l’estate, il progetto fotografico La ricerca della felicità, il fumetto Loop, indietro non si torna e i video di Tumorial.

 

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