Uno dei ricordi più belli e toccanti della passata edizione della Corsa della Speranza è stata la vittoria di Mattia; la gioia di chi taglia per primo il traguardo è sempre grandissima, ma quella di Mattia aveva qualcosa di speciale.
“Non ho corso per vincere, ma l’ho fatto per il mio amico Paolo! Ogni passo, ogni respiro, ogni battito del cuore era per lui. Quando ho tagliato il traguardo non ero solo. Paolo c’è stato sempre per me e oggi voglio esserci io per lui, per la sua famiglia, per la sua mamma e per tutti i bambini che combattono contro un tumore. Nessuno deve affrontare una sfida da solo.”
Correre può essere bello e liberatorio; correre per sostenere qualcosa in cui credi ti dà una carica in più; quando però corri avendo nel cuore qualcuno che hai amato, allora ai tuoi piedi spuntano le ali!
Il giorno della corsa, Mattia indossava una maglietta con scritto “PABLO” sulla schiena, ha corso per lui, se lo è portato sulle spalle oltre che nel cuore, e insieme continuano a sostenere la ricerca e i progetti a favore di altri bambini e giovani come lo sono stati loro.
Come ha detto Mattia durante la premiazione: “Nessun bambino e adolescente dovrebbe rinunciare alla sua giovinezza a causa di un tumore e nessuna famiglia dovrebbe essere sola ad affrontare questo terribile viaggio.”
E proprio per sostenere i bambini e i giovani adulti in cura presso l’Istituto dei Tumori di Milano abbiamo deciso di dedicare questa 5° edizione della Corsa della Speranza al progetto “Sport in ospedale”.
Con la tua donazione offriremo ai piccoli pazienti la possibilità di poter usufruire di una palestra in reparto e di seguire programmi di allenamento personalizzati, ideati da esperti del settore che lavorano in collaborazione con i medici-oncologi e gli psicologi. Oltre allo sport indoor, i piccoli pazienti potranno sperimentare attività outdoor come la vela, il calcetto, l’arrampicata sportiva e il karting.
Lo Sport diventa così cura, ponendosi come un’ulteriore strategia contro il tumore con rilevanti benefici psicofisici.
Unisci le forze! Coinvolgi amici, colleghi, membri di associazioni sportive o comunità locali. La forza del gruppo moltiplica sia l’impatto emotivo che quello economico della raccolta fondi.
GRAZIE!