Presso l'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano
0.00% Raised
0%
€0,00 donati su €16.000,00
0 Donors

In collaborazione con l’Istituto Neurologico Carlo Besta l’Associazione Bianca Garavaglia sostiene un servizio di supporto psicologico dedicato ai pazienti della neurochirurgia pediatrica e malformativa e ai loro familiari attraverso la presenza in reparto di una psicologa psicoterapeuta.

Obiettivi:
Il ricovero e l’intervento sono situazioni potenzialmente traumatiche per tutti;  il supporto psicologico ha la funzione di sostenere le risorse individuali e familiari necessarie ad affrontare quest’esperienza, depotenziandone l’impatto traumatico. Questo è a maggior ragione vero nel caso in cui i soggetti della procedura chirurgica siano bambini, talora molto piccoli, talaltra affetti da patologie gravi. Un paziente pienamente consapevole, che riesce a gestire le proprie emozioni spiacevoli, svilupperà un engagement più saldo con l’equipe dei curanti e sarà più ricettivo delle indicazioni del medico perché capace di farle proprie, dal periodo pre-operatorio fino al post-operatorio. Anche i familiari, o chi si prende cura del paziente, hanno un ruolo nel favorire o appesantire la gestione della situazione critica in corso. È quindi utile fornire ai caregiver uno spazio di supporto per aiutarli a essere più efficaci nel loro ruolo di accudimento. Soprattutto nel caso di bambini è determinante aiutare i genitori a sostenere il figlio e a svolgere il ruolo parentale al meglio delle loro capacità. Con famiglie poco collaborative o bambini traumatizzati, sia per una complessa storia di ospedalizzazioni  alle spalle che per qualche visita medica particolarmente invasiva, risultano complicate anche le più semplici manovre mediche. In questi casi, la presenza di uno psicologo in reparto può essere di supporto anche al personale ospedaliero per concordare insieme delle modalità più funzionali di presentare le cure al paziente e alla sua famiglia.

Modalità:
Il supporto psicologico avviene attraverso la presenza in reparto di uno psicologo psicoterapeuta formato per lavorare con adulti e bambini. In questo modo l’accesso al servizio è diretto, non mediato da una richiesta d’aiuto, che può essere di difficile espressione.  E’ indicato che lo psicologo sia presente anche nei colloqui che precedono il ricovero per preparare adeguatamente il paziente e la sua famiglia alle fasi successive. Il lavoro viene svolto in collaborazione con il chirurgo di riferimento. È previsto anche un momento di scambio con l’equipe infermieristica per condividere possibili difficoltà e osservazioni sui pazienti, e sostenere il personale in situazioni particolarmente complesse.

FOCUS SUL TRAUMA
Il momento dell’ospedalizzazione è sempre altamente stressante per l’individuo e la sua famiglia, in particolare se si tratta di un bambino. In età infantile non si hanno strumenti cognitivi per comprendere appieno la malattia e i genitori, che di solito assolvono efficacemente il compito di presentare la realtà al bambino, spesso sono in difficoltà per il loro inevitabile impatto emotivo. La comunicazione della diagnosi di una patologia e della necessità di un intervento chirurgico sono già dei momenti perturbanti per un individuo e la sua famiglia. In molti casi questi eventi vengono spontaneamente superati ed elaborati con le risorse di cui ciascuno dispone; ma i tempi necessari per questa elaborazione non sempre coincidono con quelli previsti per l’operazione, col rischio di formare la base di una possibile traumatizzazione.

Obiettivi
L’obiettivo generale è di fare in modo che l’esperienza di malattia, ospedalizzazione e intervento non lasci segni traumatici nelle persone coinvolte, favorendone una buona e rapida elaborazione.Questo permetterebbe di limitare lo sviluppo di disturbi che possono derivare dal trauma; come ad esempio quelli su base ansiosa, depressiva o fobica. Spesso accade che nei pazienti pediatrici emergano dopo l’ospedalizzazione paure nuove, difficoltà nel ricevere cure e nel fare esami di controllo, disturbi del sonno, enuresi, alterazioni comportamentali, modificazione dell’umore.Nei genitori invece spesso si sviluppa un atteggiamento iperprotettivo e ansioso nei confronti dei figli, che involontariamente può incrementare la paura nel bambino o ledere la sua autostima.

Modalità
L’utilizzo dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Riprocessing) aiuta ad elaborare situazioni traumatiche e quindi ripulire il ricordo dalla parte emotivamente e cognitivamente disturbante legata ad avvenimenti specifici. È una tecnica utilizzabile anche con i bambini a partire dai due anni di età e richiede un numero di sedute relativamente esiguo. Ad esempio, le linee guida internazionali prevedono per la rimozione di un singolo e ben definito evento traumatico (come può essere la comunicazione della diagnosi o il momento dell’intervento) un protocollo che va dalle 3 alle 6 sedute. Utilizzato in situazioni di crisi o emergenza, quindi senza una preparazione del paziente attraverso colloqui preliminari e senza il bisogno di prevedere sedute strutturate, aiuta a gestire il carico emotivo e ad affrontare la situazione con maggior lucidità e presenza.
Tale approccio viene integrato nell’attività classica di supporto psicologico in reparto che viene modulata di volta in volta in relazione alla situazione in cui ogni famiglia viene a trovarsi. Quindi sarà il bisogno espresso da ognuno e la disponibilità a essere supportati che determinerà il tipo di interveto messo in atto, sempre con l’obiettivo di rendere l’esperienza di ospedalizzazione e malattia meno traumatica possibile per tutti.

La tua donazione
Details
Il codice fiscale/partita iva di chi effettua la donazione è necessario per godere dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente
Metodo di pagamento
Scegli il metodo di pagamento
Termini e Condizioni

Your personal data will be used to process your donation, support your experience throughout this website, and for other purposes described in our privacy policy.

Trattamento dei dati

La Fondazione Bianca Garavaglia Ets (sede legale in Via Cattaneo 8 – 21052 Busto Arsizio (VA) , C.F.90004370129, mail info@abianca.org, Tel. 0331635077) tutela la  tua privacy e si impegna ad utilizzare i dati personali rispettando il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, che trovi sul sito garanteprivacy.it.

Di solito richiediamo nome, cognome, email, indirizzo e i dati di pagamento se hai deciso di donare.I  dati personali vengono raccolti quando compili e invii un modulo, ad esempio per fare una donazione. I dati saranno trattati solo dal personale e da collaboratori della Fondazione Bianca Garavaglia o da imprese da noi nominate come Responsabili del Trattamento, sia tramite posta cartacea e telefonate mediante operatore su telefono fisso e mobile, che posta elettronica e SMS.

Raccogliamo i tuoi dati esclusivamente per attività legate alle attività della Fondazione Garavaglia, in particolare, per:

  • rispondere se hai bisogno di informazioni;
  • aggiornarti su progetti, iniziative ed eventi;
  • inviarti il materiale informativo;
  • promuovere campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi;
  • gestire operazioni amministrative e contabili legate alle tue donazioni.

I dati potranno essere trattati per attività di profilazione per personalizzare le comunicazioni che ti invieremo, in base alla tue preferenza e alle informazioni che condividi con noi. Non venderemo le tue informazioni ad altre organizzazioni, e non condivideremo le tue informazioni personali con terze parti per il loro beneficio.I tuoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per dare corso alle operazioni da te richieste (es. donazioni) e per l’invio del materiale informativo, se avremo la tua autorizzazione.

Questo sito web utilizza i cookie per rendere la tua navigazione più piacevole, tracciare statistiche in forma anonima e aggregata sul traffico dei siti, raccogliere informazioni, previo consenso, sui tuoi gusti, abitudini, scelte affinché tu possa ricevere messaggi, ad esempio su Facebook o mentre fai ricerche su Google, solo in linea con i tuoi interessi.
In ogni momento, puoi chiedere la consultazione, la modifica, la cancellazione, la limitazione dell’uso dei tuoi dati scrivendo un’email a info@abianca.org. Se lo ritieni opportuno puoi sporgere reclamo ad un’autorità di controllo e nello specifico al Garante per la protezione dei dati personali, seguendo le indicazioni che trovi sul sito web ufficiale: garanteprivacy.it.

Se hai altre domande sul trattamento dei tuoi dati, puoi contattare il nostro Responsabile della Protezione dei Dati, nominato ai sensi dell’art. 37 del Regolamento Europeo 2016/679, chiamando lo 0331635077 o inviando un’email a info@abianca.org.

Loading...