lettera di una mamma

Cara Bianca,

mi permetto di scriverti così perché per noi genitori di bimbi guariti dal cancro sei un punto di riferimento.

Ogni volta che accade qualcosa di importante a me viene sempre da pensare a te e a tutto quello che ruota intorno all’associazione che porta il tuo nome.

Oggi un bambino come tanti ha finito la scuola primaria e le emozioni sono state tantissime: gioia e tristezza insieme, la paura per una nuova esperienza, la malinconia di un luogo protetto e la nostalgia di amici fidati. Anche io ho vissuto attraverso i bambini queste stesse emozioni, ma accade sempre nei momenti più importanti delle nostre vite che se ne aggiunga una, che resta lì, a sedimentare e prevarica su tutte le altre: non so darle un nome ma quando arriva io penso a te e a tutti i bambini come te, o penso al mio bambino e a tutti i bambini con lui. Ma soprattutto penso all’infanzia rubata che è ancora lì, ad aspettare e sperare di conquistare queste giornate e sembra quasi di essere indelicati ad essere così spensierati.

Io genitore di bimbo guarito dal cancro lo so che il nostro oggi è prezioso ogni istante ma queste giornate me le godo sempre a metà perché torna vivido il ricordo di quando mi ero chiesta se mai ci sarebbe arrivato a questo giorno. Non è pietismo, non è retorica…la mia gratitudine alla ricerca è racchiusa in questo pensiero. Forse è proprio questo quel sentimento a cui noi riuscivo a dare un volto? La gratitudine verso chi ha reso possibile il vortice di emozioni che ti regala l’ultimo giorno di scuola primaria. E non sono stati poteri soprannaturali, neanche le preghiere e neanche la speranza. Sei stata tu Bianca e tutto quello che rappresenti: la medicina, la ricerca e il lavoro di tante persone.
Alla prossima giornata speciale,

una mamma grata e felice di un bambino guarito dal cancro, ma anche …
una mamma grata e felice di un bambino al suo ultimo giorno di scuola.

Chiara, mamma di Alberto

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